Preparazione test psico-attitudinale nei Concorsi Militari, Esercito e di Polizia: la Guida Definitiva
Stai affrontando un concorso militare, esercito o di polizia ed è arrivato il momento di confrontarsi con l’ultimo ostacolo che ti separa dal tuo sogno? Hai bisogno di informazioni per capire come affrontare con successo il Test Psicoattitudinale? Continua a leggere la nostra Guida Definitiva che ti aiuterà ad affrontare la prova.
Scopri come affrontare con successo il Test Psicoattitudinale con i nostri consigli che abbiamo raccolto in una guida in grado di darti tutte le informazioni che cerchi.
Prima regola: fai attenzione all’atteggiamento
Durante la nostra lunga esperienza nel settore militare ed esercito, abbiamo imparato che l’atteggiamento è il fattore più importante che devi considerare quando affronti i test psicoattitudinali. Anche se conoscere le domande ti può sembrare vantaggioso, l’atteggiamento è ciò che fa realmente la differenza.
Non avere false speranze
Prima di fornirti consigli utili, è necessario fare una premessa fondamentale. Spesso, quando qualcuno chiede di conoscere in anticipo le domande dei test psicoattitudinali, c’è una domanda sottostante che riguarda l’ansia da prestazione. È importante comprendere che non esistono soluzioni miracolose per eliminare questa ansia.
Non cercare cure miracolose
In effetti, prima ancora di parlare dell’atteggiamento corretto per affrontare i test psicoattitudinali, è essenziale comprendere che non ci sono cure miracolose, né nel contesto dei concorsi né nella psicoterapia. Il desiderio di cercare informazioni e conoscere tutto in anticipo può aumentare l’ansia da prestazione anziché alleviarla.
Fai mindfulness
Può sembrare strano e forse inutile, ma in molti casi, quando ci si confronta con una sfida, la cosa migliore da fare è praticare la mindfulness. Questo significa accettare il passare del tempo e delle circostanze senza giudizio. Spesso, sul web, si possono trovare numerose domande riguardanti i risultati delle prove, il punteggio e i dettagli dei test.
Tuttavia, è importante imparare ad aspettare senza lasciarsi sopraffare dall’ansia. Ogni candidato ha una storia a sé e il risultato del test è diverso da un individuo all’altro.
Studia bene il bando di concorso
Una delle lacune più comuni è la mancata lettura e studio accurato del bando di concorso. Questo dovrebbe essere il primo passo per orientare i tuoi sforzi con successo. Studiare e prepararsi è importante, ma è fondamentale anche dedicare un tempo alla riflessione prima di agire.
Allenati ad sopportare l’attesa
Quando inizi il concorso, è essenziale allenarsi a gestire l’attesa e l’ansia da prestazione. Questo allenamento mentale ti aiuterà sia durante i test che durante il colloquio con lo psicologo. Accogli l’ansia come un segno del tuo forte desiderio di successo e non lasciare che la paura dell’ansia ti travolga.
Evita di voler conoscere tutto in anticipo
Resisti all’impellenza di conoscere tutto in anticipo, soprattutto se questa spinta non deriva semplicemente dalla curiosità, ma dall’illusione di controllare la paura dell’ignoto. Questo approccio potrebbe aumentare l’ansia da prestazione anziché alleviarla.
Costruisci fiducia in te stesso
Un altro consiglio importante riguarda la costruzione della fiducia in se stessi. La fiducia può essere sviluppata e accresciuta. È fondamentale avere una conoscenza approfondita del contesto del concorso e di sé. Mettersi in gioco è essenziale per accrescere il senso di autoefficacia.
Sii sempre sincero
Ecco il più importante dei nostri consigli, nonché l’elemento fondamentale di qualsiasi test psicoattitudinale: la sincerità. Essere sinceri non significa rivelare tutto di sé senza difese, ma piuttosto essere autentici e onesti nelle risposte e nelle presentazioni.
Molte persone commettono l’errore di confondere la sincerità in un contesto di selezione con due estremi: o si racconta tutto, senza tralasciare nulla, oppure si cerca di fingere di essere perfetti.
In realtà, siamo fatti di molte sfaccettature. Alcune parti di noi sono socialmente e personalmente desiderabili, come l’altruismo, la socialità e il senso di responsabilità, mentre altre parti sono considerate meno desiderabili, come l’invidia, la gelosia, l’egoismo o la negligenza.
Quando ti prepari per un colloquio psicoattitudinale, il miglior approccio non consiste nell’ingannare o nascondere queste parti “meno nobili” di te stesso, ma nel mettere in luce e allineare gli aspetti che ritieni più appetibili per le Forze Armate, esercito o di Polizia e per il ruolo a cui stai concorrendo.
Devi capire che puntare sui tuoi veri punti di forza non è affatto manipolare, sedurre o, peggio ancora, ingannare gli altri. È come dire: “So di non essere perfetto/a, ma so anche con fermezza di essere molto di più, e cercherò di trasmetterlo”.
Dopo aver fatto queste doverose premesse e aver posto le basi per un buon Test Psicoattitudinale passiamo alla parte più utile dell’articolo.
Quali sono concretamente i test psicoattitudinali e come funzionano?
I test psicoattitudinali possono essere suddivisi in due categorie principali: test di personalità e test attitudinali.
I test di personalità sono ulteriormente divisi in test proiettivi e test obiettivi.
1 – I test obiettivi valutano la deviazione del soggetto rispetto alla media e presentano domande strutturate e univoche, alle quali il candidato deve rispondere indicando il proprio grado di accordo o disaccordo. L’obiettività di questi test deriva dal fatto che i punteggi sono assegnati in modo predefinito.
2 – D’altra parte, i test proiettivi cercano di cogliere i processi “spontanei” del candidato e esplorano il suo vissuto psicologico soggettivo. Invece di presentare domande precise, questi test utilizzano stimoli o situazioni “ambigue”, a cui ognuno può attribuire un significato personale. A causa di questa particolarità, i risultati dei test proiettivi sono indiretti e non univoci.
Alcuni dei test proiettivi più noti sono il Rorschach e il TAT (Thematic Apperception Test). Tuttavia, i test proiettivi sono raramente utilizzati a causa delle sfide legate al tempo richiesto per somministrarli, all’expertise necessaria per interpretarli e al forte contributo soggettivo dell’operatore. Ciò potrebbe rendere più difficile “dimostrare” i risultati ottenuti, specialmente in contesti legali.
I test proiettivi occasionalmente utilizzati in ambito concorsuale sono i test grafici come la Figura umana, l’Albero, la Famiglia e la Casa, e i test semi-proiettivi come il PFS e il completamento di frasi.
A causa delle difficoltà associate alla somministrazione dei test proiettivi, i test obiettivi come il Minnesota o MMPI-2, il Test 16PF-5, il Big Five o BFQ sono preferiti.
Clicca sul seguente link se vuoi conoscere in modo più dettagliato come funziona il Minnesota Test.
I test attitudinali, noti anche come test di livello, sono principalmente di natura quantitativa. A differenza dei test di personalità che forniscono un profilo descrittivo, i test attitudinali restituiscono valori numerici o punteggi come risultato. L’obiettivo di questi test è escludere deficit cognitivi e valutare le capacità mentali considerate essenziali per svolgere efficacemente un determinato lavoro.
I test attitudinali possono misurare le tue capacità di ragionamento verbale, astratto, numerico, spaziale, meccanico, valutare le tue abilità di problem-solving tramite compiti induttivi e deduttivi, stimare complessivamente le tue capacità e attitudini mentali e valutare la tua velocità decisionale e percettiva.
Alcuni esempi di test attitudinali utilizzati per i concorsi sono il GAT (General Ability Test), il DAT-5 (Differential Aptitude Tests) e altri simili.
Per quanto riguarda i test di personalità, è consigliabile evitare di fornire risposte “preconfezionate” per evitare una falsa rappresentazione del profilo.
Tuttavia, per i soli test attitudinali, è auspicabile prepararsi adeguatamente, poiché la familiarità con il test e le capacità cognitive di base possono svolgere un ruolo determinante. È possibile trovare risorse online per prepararsi in tal senso.
Di seguito potrai leggere alcune ulteriori indicazioni dei nostri esperti psicologi su come affrontare i test psicoattitudinali:
- Leggi le istruzioni con calma.
- Leggi attentamente le domande.
- Rispondi sinceramente: qualsiasi tentativo di manipolare il test non solo verrà individuato (e quindi sarà inutile), ma sarà sicuramente approfondito durante il successivo colloquio psicoattitudinale.
- Non cercare di interpretare le domande: il test non è una sorta di “trappola”, ma solo un’opportunità per farti conoscere.
- Non perdere tempo: rispetta le istruzioni sul tempo massimo o suggerito per completare il test e eventuali altre istruzioni aggiuntive.
- Limita le incertezze: se un test prevede un certo numero di domande o affermazioni, è perché si aspetta una risposta. Adottare l’atteggiamento inutile e dannoso del “meno rispondo, meno indizi darò ai valutatori” non è sicuramente il modo migliore per essere valutati in modo sereno.
- Infine, presta attenzione alle doppie negazioni. Come in matematica, un meno (falso) moltiplicato per un meno (avverbio di frequenza negativa come “mai” o “raramente”) fa più! Quindi, se rispondi “falso” quando c’è l’avverbio “mai”, in realtà stai affermando il contrario, cioè “sempre”. Se c’è “raramente” e rispondi “falso”, stai affermando il contrario, cioè “spesso”, e così via!
Talvolta l’ultima prova del concorso viene sottovalutata dai candidati che ambiscono a costruirsi una carriera nel mondo militare, altre volte invece l’ansia dell’ultimo ostacolo rende molto più difficile questa fase. In entrambi i casi si rischia di ottenere un risultato insufficiente e di gettare al vento tutti i sacrifici fatti fino a quel momento.
Il nostro ultimo consiglio, a tal proposito, è di non sottovalutare il Test Psicoattitudinale perché è l’ultimo step prima del superamento del concorso e merita tutta l’attenzione necessaria. Trattandosi di uno degli accertamenti più delicati di tutta la fase concorsuale, ti consigliamo vivamente di affidarti al supporto di una scuola di preparazione come Serem. Avvalendosi dell’esperienza e della competenza di un team composto da docenti, formatori, psicologi e periti selettori, saprà darti tutto il supporto e le indicazioni di cui hai bisogno per aiutarti a superare il Test Psicoattitudinale senza ansia e con ottimi risultati.
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